INDUSTRIA 4.0

Che cos’è?

Con Industria 4.0 si intende una tendenza dell’automazione industriale a integrare nuove tecnologie produttive per migliorare le condizioni di lavoro e aumentare la produttività e la qualità produttiva degli impianti.
Il Piano del Progetto Industria 4.0 serve a supportare e incentivare le imprese che investono in beni strumentali nuovi, materiali e immateriali, funzionali alla trasformazione tecnologica e digitale dei processi produttivi destinati a strutture produttive ubicate nel territorio dello Stato.

A chi si rivolge?

Possono accedere a tale progetto tutte quelle imprese che effettuano investimenti in beni strumentali nuovi, destinati a strutture produttive ubicate nel territorio dello Stato, a decorrere dal 16 novembre 2020 e fino al 31 dicembre 2022, ovvero entro il 30 giugno 2023, a condizione che entro la data del 31 dicembre 2022 il relativo ordine risulti accettato dal venditore e sia avvenuto il pagamento di acconti in misura almeno pari al 20% del costo di acquisizione. È riconosciuto un credito d’imposta purché il bene rientri nelle categorie descritte dal disegno di legge di cui Allegato A e Allegato B così brevemente descritti: PROGETTO INDUSTRIA 4.0

CREDITO D’IMPOSTA PER INVESTIMENTI IN BENI STRUMENTALI ALLE IMPRESE CHE SI TROVANO SUL TERRITORIO DELLO STATO ITALIANO.

Il Piano INDUSTRIA 4.0 è rivolto a tutte le imprese residenti nel territorio dello Stato italiano, incluse le organizzazioni stabili di soggetti non residenti, indipendentemente dalla natura giuridica, dal settore economico di appartenenza, dalla dimensione, dal regime contabile e dal sistema di determinazione del reddito ai fini fiscali. Alle aziende che nell’ottica di un investimento inerente al Piano INDUSTRIA 4.0 e che possiedono i giusti requisiti, ICDQ s.r.l. fornisce le competenze necessarie per conseguire l’attestazione 4.0 e la relativa perizia tecnica, così come richiesto dal piano nazionale di sviluppo. Allegato A:
Beni strumentali il cui funzionamento è controllato da sistemi computerizzati o gestito tramite opportuni sensori e azionamenti.

Tali beni o macchine, devono essere dotate delle seguenti caratteristiche:

- controllo per mezzo di CNC (Computer Numerical Control) e/o PLC (Programmable Logic Controller) - interconnessione ai sistemi informatici di fabbrica con caricamento da remoto di istruzioni e/o part program - integrazione automatizzata con il sistema logistico della fabbrica o con la rete di fornitura e/o con altre macchine del ciclo produttivo, interfaccia tra uomo e macchina semplice ed intuitivo, rispondenza ai più recenti parametri di sicurezza, salute e igiene del lavoro.
Ai beni strumentali materiali tecnologicamente avanzati di cui sopra verrà riconosciuto un credito d’imposta (ex Iper ammortamento) nelle seguenti misure:

2021
  • 50% del costo per la quota di investimenti fino a 2,5 milioni di euro
  • 30% del costo per la quota di investimenti oltre i 2,5 milioni di euro e fino al limite di costi complessivamente ammissibili pari a 10 milioni di euro
  • 10% del costo per la quota di investimenti tra i 10 milioni di euro e fino al limite di costi complessivamente ammissibili pari a 20 milioni di euro.

    2022
  • 40% del costo per la quota di investimenti fino a 2,5 milioni di euro
  • 20% del costo per la quota di investimenti oltre i 2,5 milioni di euro e fino al limite di costi complessivamente ammissibili pari a 10 milioni di euro
  • 10% del costo per la quota di investimenti tra i 10 milioni di euro e fino al limite di costi complessivamente ammissibili pari a 20 milioni di euro.

    Allegato B:
    Beni immateriali come software, sistemi e system integration, piattaforme e applicazioni connesse a investimenti in beni materiali. Ai beni immateriali tecnologicamente avanzati funzionali ai processi di trasformazione 4.0 verrà riconosciuto un credito d’imposta (ex Iper ammortamento) nelle seguenti misure:
  • 20% del costo nel limite massimo dei costi ammissibili pari a 1 milione di euro. Si considerano agevolabili anche le spese per servizi sostenute mediante soluzioni di cloud computing per la quota imputabile per competenza.

    Il credito d’imposta è riconosciuto nella misura del 15% se i beni riguardano investimenti in strumenti e dispositivi tecnologici destinati dall’impresa alla realizzazione di modalità di lavoro agile, ai sensi dell’articolo 18 della legge del 22 maggio 2017 n. 81.